sabato 19 maggio 2012

Emozioni vere e simulate


Emozioni vere e simulate


Gli studi di tipo interculturale che le ricerche sui bambini ciechi confermano l’origine innata delle espressioni che facciamo per esprimere le emozioni.
Proprio per il carattere innato dell’ espressione delle emozioni e per la conseguente facilità con cui gli altri possono percepirle e decodificarle, è pratica comune tentare di nascondere i propri sentimenti, cercando di apparire  impassibili o dando luogo ad espressioni facciali non congruenti con l’emozione provata.


Ritengo che sia impossibile produrre un’espressione facciale realistica quando non coincide con lo stato d’animo realmente provato.
Gli studi di Ekman e Davidson hanno confermato le osservazione di un neurologo del 19° secolo Guillaume-Benjamin Duchenne de Boulogne, secondo il quale i sorrisi genuinamente allegri comportano la contrazione della porzione laterale del muscolo orbicolare dell’occhio, a differenza di quanto avviene nei sorrisi simulati o comunque nei sorrisi di convenienza, come avviene nei saluti tra le persone.


Quando sorridiamo entra in azione anche il muscolo zigomatico  detto muscolo del riso.
Il muscolo zigomatico obbedisce strettamente alla volontà, l’orbicolare degli occhi è chiamato in gioco soltanto dalle emozioni vere dell’anima; la falsa gioia, la risata ingannevole non possono provocare la contrazione di quest’ultimo muscolo.
Non è quindi solitamente possibile riprodurre volontariamente e perfettamente una emozione in assenza dell’emozione stessa
Quando si verifica questa scissione tra i nostri pensieri e la nostra espressione, il nostro corpo finisce con il trasmettere segnali contraddittori, dato che altre parti del corpo sono meno facilmente controllabili o, per meglio dire, falsificabili.
Così se una persona sorride amichevolmente e contemporaneamente stringe i pugni, è come se il suo viso dicesse”sono felice” mentre le sue mani dicono “ sono arrabbiato”. Quale di queste due azioni è quella vera?


Secondo Desmond Morris (1981)  dovremo dare credito ai pugni  stretti piuttosto che al viso sorridente  , perché i segnali di gambe e piedi sono meno facilmente falsificabili.
 Morris ha stabilito una scala  di credibilità in ordine decrescente dei vari tipi di azione.

Segnali automatici sotto il controllo del Sistema Nervoso Autonomo (SNA), come impallidire, arrossire, sudare. 
Si tratta dei segnali più sicuri perché è praticamente impossibile imparare a controllarli. dovuti a modifiche fisiologiche per lo più legate all'azione del SNA. Proprio perché non simulabili, sono i segni più utili per distinguere elementi veri da quelli falsi, anche se si verificano di solito solo negli stadi più intensi delle emozioni. 
Movimenti di gambe e piedi  
Sono le parti del corpo che sfuggono più facilmente al controllo volontario, proprio perché nelle più comuni interazioni sociali l’attenzione si concentra sulle espressioni facciali. 
Si può anzi dire che tanto più una parte del corpo è lontana dal viso tanto meno le viene attribuita importanza
Azioni rivelatrici sono:
inquieti spostamenti delle gambe e calci all’ aria dei piedi, indice di un impulso inibito di fuga in persone che sembrerebbero contente di restare dove sono;
posture rigide e forzate delle gambe che contraddicono i gesti amichevoli delle mani, l’incrociarsi delle gambe, con le sue molte varianti: incrociate all’altezza delle ginocchia, accavallate con una caviglia appoggiata sulla coscia, incrociate a livello delle caviglie.

Queste varianti hanno in comune un atteggiamento di chiusura nei confronti del mondo. 

Segnali del tronco

La posizione del tronco è un’eccellente guida per determinare il vero stato d’animo del soggetto nelle più comuni relazioni sociali.
La postura, infatti, riflette il tono muscolare di tutto l’organismo; così sarà difficile per un uomo eccitato assumere con il tronco una posizione abbandonata, mentre un interlocutore annoiato, per quanto si sforzi, non riuscirà a mantenere una postura di vigilanza. Anche se sorriderà, aggrotterà le sopracciglia, o annu­irà o perfino assentirà, i segnali trasmessi dal suo tronco sono in grado di tradirlo.
Anche se in genere siamo sufficientemente in grado di controllare coscientemente la nostra postura per mantenere una posa vigile, il controllo che l’interlocutore può esercitare comincia ad allentarsi quasi impercettibilmente e il corpo scivola nella postura di abbandono tipica della persona annoiata.
Il soggetto può ad un certo punto accorgersi di ciò che sta succedendo e risollevarsi con uno scatto. Se riesce a simulare bene, riuscirà a far passare questa correzione posturale come parte di un segnale affermativo, magari annuendo mentre si risolleva. Se l’atto di risollevarsi, però, manca di finezza, chi parla coglierà il segnale sentendosi a disagio e, pur senza sapere perché, borbotterà un “. Ma io sto davvero parlando troppo”. 

Gesticolazioni delle mani non identificate  
Sebbene siano un poco più controllabili delle gambe, dei piedi e del tronco, neppure le mani lo sono perfettamente. 
Sono in vista più spesso di altre parti del corpo e possiamo vederle muoversi davanti a noi mentre parliamo, solitamente non ci concentriamo sui loro movimenti, di cui siamo, quindi, semiconsapevoli. 
Molte azioni manuali sono solo vaghe e indefinite spinte cui non è stato imposto alcun nome e sono, quindi, gli elementi meno controllabili. 
Immaginate di vedere un politico che sferra vigorosi pugni sul tavolo mentre sostiene la necessità della pace, osserviamo evidentemente un segnale contraddittorio; sarà in questo caso opportuno credere alle mani e diffidare delle parole.

Gesticolazioni delle mani identificate 
Diversamente dalle comuni gesticolazioni di cui abbiamo solo vaga coscienza, alcune azioni manuali sono gesti decisi ed eseguiti volontariamente.
Proprio perché azioni deliberate, quando appaiono in un segnale contraddittorio, non danno garanzia di essere vere e sono altrettanto sospettabili delle espressioni facciali. 

Espressioni facciali. 

Mentire con le espressioni facciali non è difficile, perché ciò che avviene sul nostro volto è quasi del tutto presente alla coscienza. ................................Quasi, ma non del tutto.
Possiamo facilmente falsificare voce, risata, broncio.
Quanti sorrisi di cortesia avete visto che conferiscono al viso una espressione fissa, quasi prefabbricata e che non corrisponde allo stato d’animo reale.

Ci sono, però, altre espressioni facciali che sono diventate unità di comportamento, molto più difficili da falsificare. Con le sue centinaia di tensioni e rilassamenti - una maggior tensione sulla pelle della fronte, un piccolo movimento in dentro delle labbra, un lieve restringimento degli occhi - il volto può esprimere un cambiamento di umore senza quasi cambiare radicalmente espressione.
Per esempio, se si sorride quando in realtà si è tristi, il sorriso sarà probabilmente un po’ distorto dagli angoli della bocca che si rifiutano di sollevarsi nella posizione appropriata al resto del volto.

Proseguiamo la prossima settimana.

Per approfondire:
La Seduzione delle Bugie

Le Bugie dei Ragazzi
Frottole, imbrogli, spacconate: perchè i nostri figli ricorrono alla menzogna?

Giù la Maschera
Come riconoscere le emozioni dall'espressione del viso

I Volti della Menzogna
Gli indizi dell'inganno nei rapporti interpersonali
Buono

Te lo Leggo in Faccia
Versione nuova
Buono




sabato 12 maggio 2012

Cosa sono le emozioni e su quali organi agiscono 2


Cosa sono le emozioni e su quali organi agiscono
 2
La prima parte la trovate qui

Partiamo dal Fegato con Cistifellea o Vescicola Biliare che associamo alla rabbia e alla dinamicità.

Rabbia e dinamicità
È l'emozione propria del Fegato (rodersi il fegato). Può assumere diverse connotazioni, incluse l'irritabilità, la frustrazione, la gelosia e la collera. 
La rabbia fa salire la bile. 
Un sapore amaro in bocca, occhi arrossati o giallognoli, rossore sul viso e sul collo, vertigini e soprattutto  mal di testa pulsanti , contratture muscolari, sonno disturbato, problemi agli occhi come congiuntiviti, fotofobia, occhi rossi o vista annebbiata sono sintomi e segni di problemi al fegato. 
Se repressa la dinamicità della rabbia abbiamo indolenzimento, dolore e sensazioni di oppressione, costrizione e gonfiore. Qualsiasi connotazione di questa emozione può sconvolgere lo Stomaco e la Milza-Pancreas. L'energia prodotta dall'emozione  causa nausea, acidità, vomito e diarrea.
L'emozione positiva legata al Fegato è il coraggio: molto spesso nella vita ci manca il coraggio di affrontare determinate  situazioni, di  realizzare i nostri  sogni, di apportare cambiamenti, ed ecco comparire la frustrazione, l'irrequietezza.
Quando le  emozioni  sono molto represse  e non  riescono  a liberarsi, si dirigono verso  l'interno causando astenia o depressione.




Cuore con Intestino Tenue associati agli stati di gioia e chiusura al mondo esterno.

Gioia



È l'emozione del Cuore. calma la mente . Il Meridiano detto Maestro del Cuore porta gioia e felicità al Cuore, dato che interviene come mediatore e regolatore nei rapporti interpersonali. Si dice che un'eccessiva stimolazione dei sensi o un eccessivo e appassionato abbandono all'eccitazione e al piacere distraggono e disturbano la mente e il Cuore, facendo divampare il fuoco. Un' eccessiva esuberanza suggerisce uno squilibrio del Cuore.


Reni con Vescica associati alla paura, terrore, timore di non essere all'altezza.


Paura


La paura è associata ai Reni e colpisce la 'cavità dello Stomaco (da qui il detto "ho avuto tanta paura che me la sono fatta addosso"). 
Nei bambini può manifestarsi come paura notturna o enuresi. 
Gli adulti con deficienze renali (paure infantili portano al trapianto) e debolezza costituzionale possono anche essere soggetti a paure e ansie 'irrazionali', insonnia, sudorazione spontanea e secchezza delle mucose della bocca. 
Una paura difficile da accettare può a volte essere inconsciamente trasferita in una forte pulsione a intraprendere attività o passatempi pericolosi che giustificano il confronto con la paura. Ma se la causa profonda della paura non viene individuata o mal gestita abbiamo anche il coinvolgimento di fegato e cuore (es. si parte con aritmia sino a complicanze più gravi.)


Terrore


Questa emozione è simile alla paura, ma molto più intensa. È identica allo shock associato a traumi fisici o emotivi. colpisce i Reni e il Cuore.
Il Cuore soffre per il grave disordine che si crea nella mente,
Lo shock è caratterizzato da perdita della memoria, disorientamento, palpitazioni, capogiri, tremore, sudorazione e perdita di coscienza. 
Uno shock non risolto blocca l'energia, causando esaurimento.





Polmoni con Intestino Crasso associati al dolore, alla tristezza, al sentirsi scarichi o carichi di energia.

Tristezza o dolore

La tristezza deriva dalla delusione o, in casi più gravi, dalla separazione e dalla perdita. 
Colpisce principalmente i polmoni, esprìmendosi attraverso il proprio 'suono': il pianto. 
La tristezza viene percepita e provata nel cuore e quindi influisce su tutto il torace, producendo pesantezza, affanno respiratorio, affaticamento e depressione. 
Tutti abbiamo bisogno di tempo per manifestare la nostra tristezza o il nostro dolore e i rituali che consentono di affrontare i cambiamenti o le perdite probabilmcnte ci aiutano a superare queste emozioni

Milza con Stomaco associati all'equilibrio, alla pensosità, alle preoccupazioni.


Preoccupazione

La preoccupazione deriva dall' insicurezza e richiama il sostegno, il nutrimento e le cure neonatali. 
La preoccupazione crea 'nodi' o impedimenti contraendo il torace e le spalle e ostacolando la respirazione. 
La preoccupazione può farci sentire paralizzati.


Pensosità

Questa emozione è simile alla preoccupazione, ma si riferisce specìficamente alla nostra capacità di svolgere il lavoro mentale.
Milza-Pancreas possono soffrire a causa di un eccessivo lavoro mentale, aggravato dalla mancanza di esercizio fisico e da un consumo irregolare dei pasti. 
Le conseguenze sono: debolezza, cattiva digestione e catarro. 
La sofferenza di Milza-Pancreas può manifestarsi sotto forma di ossessione per l' ordine e per i dettagli che porta, per esempio, a compilare liste interminabili o a contare le calorie di ogni pasto.


Tao Yoga Fusione dei 5 Elementi
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venerdì 11 maggio 2012

Zoè Matthews Il Gusto della Gioia - Libro Tutti i segreti per una sana alimentazione vegetariana


Zoè Matthews




La dieta vegetariana è  raccomandata da tutti - filosofi come Platone e Nietzsche, i leader politici come Benjamin Franklin e  Gandhi, fino ai nostri tempi con  pop star come Paul McCartney e Bob Marley predilivano questa dieta. 
La scienza avvalora anche lei la causa del vegetarismo. 
Una moltitudine di studi hanno dimostrato che i benefici di una dieta vegetariana sulla salute sono notevoli. 
Il "vegetariano" è definito come una persona che rinuncia ad ogni carne animale, compresi pesci e pollame. I vegetariani non mangiano carne, ma consumano prodotti di origine animale come formaggio, latte e uova.
La categoria dei vegetariani che si astengono da tutti i prodotti di origine animale è in crescita, e queste persone si chiamano vegani.
La ricerca scientifica dimostra che latto-ovo-vegetariani sono più sani di quelli che mangiano carne ed i vegani sono quelli più in forma di tutti.
Una dieta vegetariana aiuta a prevenire il cancro. Numerosi studi epidemiologici e clinici hanno dimostrato che i vegetariani hanno circa il 50% in meno di probabilità di morire di cancro rispetto ai non-vegetariani.
 
  • L'incidenza del cancro al seno è notevolmente più bassa nei paesi che utilizzano una dieta a base di verdure, come la Cina. E 'interessante notare che le donne giapponesi che adottano la dieta degli occidentali, vale a dire una dieta a base di carne hanno otto volte più probabilità di sviluppare il cancro al seno rispetto alle donne che seguono una più tradizionale dieta locale vegetariana.
  • I vegetariani hanno una minore incidenza di tumore del colon rispetto a coloro che mangiano carne. I prodotti animali hanno generalmente un alto contenuto di grassi e sono privi di fibre. Carne e latticini contribuiscono a diverse forme di cancro, incluso quello del colon, della mammella e della prostata. Il cancro del colon è direttamente correlato al consumo di carne. Una dieta ricca di grassi favorisce la produzione di estrogeni nel corpo, in particolare estradiolo. Alti livelli
    di questo ormone sessuale sono stati collegati al cancro al seno.
  • I vegetariano hanno un rischio ridotto di sviluppare la malattia cardiaca
Quindi cosa aspettate a diventare vegetariani?
Le ricette?
Eccole!

Il Gusto della Gioia - Libro

E' uscito questo fantastico libro ricco di ricette e consigli per preparare piatti deliziosi senza rinunciare alla propria salute e alla forma fisica.
Con il suo stile semplice e genuino, l’autrice ci presenta argomenti chiave in modo interessante e coinvolgente.

Include: 

150 ricette vegetariane facili da preparare
Specialità italiane, indiane e altre delizie
Informazioni per equilibrare la dieta tra proteine, carboidrati e vitamine
Indicazioni su come spiritualizzare la vita in cucina
Istruzioni dettagliate su come preparare il seitan in casa, come far crescere i germogli, e tanti trucchi culinari
Scritto "da amico a amico", divertente, informativo.


Anteprima Il Gusto della Gioia LIBRO di Zoè Matthews

Leggi in anteprima un'estratto del libro Il Gusto della Gioia, Che cos’è un’alimentazione equilibrata?

Anteprima Il Gusto della Gioia LIBRO di Zoè Matthews
Paramhansa Yogananda raccomanda un'alimentazione basata sulle seguenti proporzioni:*
  • 60% frutta e verdura
  • 20% carboidrati
  • 20% proteine
*Sebbene la frutta e la verdura siano solitamente classificate come carboidrati, Yogananda ha dedicato loro una categoria separata, per sottolineare la loro estrema importanza nell’alimentazione. In tutto il libro, quindi, qualunque riferimento alla categoria dei carboidrati escluderà la frutta e la verdura, riferendosi invece a pasta, riso, pane, patate, zucchero, dolcificanti ecc. (Per maggiori informazioni vedi il capitolo “Carboidrati e forza di gravità”.) La categoria delle proteine comprende legumi, tofu, latticini, semi e noci di vario tipo, uova, ecc. (Vedi il capitolo “Il mito delle proteine”.) 

Adottando questa formula come linea guida del tuo regime alimentare, il cibo che assumerai consisterà soprattutto di frutta e verdura, con quantità più piccole di proteine e carboidrati. Nutrirsi soprattutto di frutta e verdura non comporta certo dover patire la fame o smettere di mangiare un bel piatto di pasta a mezzogiorno! Vuol dire semplicemente equilibrare l’alimentazione, per esempio bilanciando quel piatto di pasta con una generosa porzione di insalata fresca; oppure facendo colazione con un frullato di frutta e noci anziché con una fetta di pane, burro e marmellata; o, ancora, stare leggeri a cena, preferendo una minestra, della frutta o della verdura cotta a cibi pesanti o ricchi di amido.
Nei capitoli seguenti scoprirai perché Yogananda raccomanda un’alimentazione basata su un abbondante consumo di frutta e verdura, con quantità limitate di carboidrati e proteine. Per ora ecco alcune idee su come includere più frutta e verdura nella tua alimentazione.

Succhi freschi di frutta o di verdura

Uno dei modi migliori di iniziare consiste nel bere succhi freschi di frutta o verdura. L’estrazione avviene tramite la centrifuga o estrattore di succo che, nel giro di pochi minuti, separa il succo dalla componente fibrosa del frutto o del vegetale. Un bicchiere di succo ti fornisce il nutrimento contenuto in un quantitativo di frutta e verdura che non assumeresti tutto in una volta nella sua forma solida (un bicchiere piccolo di succo fresco di carota, per esempio, contiene ben quattro o cinque carote). I succhi, quindi, sono un modo semplice di mantenere la tua proporzione ideale di frutta e verdura pari al 60% del consumo totale giornaliero di cibo. I succhi verdi (estratti da verdure come sedano, bietola, prezzemolo, spinaci ecc.) e quello di carote sono da considerarsi fra i più salutari. 
«SI POSSONO OTTENERE GRANDI BENEFICI
dal consumo di cocktail salutari a base di verdura fresca.
I più comunemente usati sono quelli di carote, sedano, ravanello e cetriolo.
Bevi un cocktail salutare almeno una volta al giorno».
I succhi freschi di frutta e verdura rappresentano una fonte di nutrimento concentrata e facilmente assimilabile: è stupefacente come il nostro organismo assimili il 95% del nutrimento in essi contenuto nell’arco di 20-25 minuti!
Oltre a ciò, i succhi sono disintossicanti e rigenerano le cellule dell’organismo. Questo è stato dimostrato da un esperimento condotto dal dott. Alexis Carrel (Premio Nobel per la medicina nel 1912), che è riuscito a mantenere in vita per trent’anni delle cellule immerse in un succo di verdura! Alla fine dell’esperimento erano ancora perfettamente attive e in ottimo stato di salute. Il dottor Carrel ha affermato che tale esperimento avrebbe potuto continuare per altri cento anni, o addirittura per un millennio, senza che le cellule dimostrassero alcun segno di degenerazione o invecchiamento.*
Nella sezione delle ricette troverai un intero capitolo dedicato alla creazione di deliziose combinazioni di frutta e verdura, con istruzioni e consigli per preparare i tuoi succhi. Cerca di berne almeno uno al giorno.

Frullati

I frullati si preparano frullando assieme della frutta e un liquido come latte di soia, succo di frutta, yogurt o semplicemente acqua. Si possono aggiungere anche vari tipi di noci, spezie e dolcificanti. Fatta eccezione per le mele e i limoni, la frutta dolce non dovrebbe mai essere mescolata a quella acida. Nella sezione delle ricette troverai un intero capitolo dedicato ai frullati. 

Insalate

Includere insalate fresche nella tua alimentazione è un altro modo di aumentare il consumo di frutta e verdura. Ci sono molte deliziose combinazioni di vegetali crudi che, unite a diversi condimenti, possono rendere più appetibile il tuo piatto di insalata. Nella sezione delle ricette potrai trovare molte idee e ispirazioni. 

Zuppe di verdura 

Una buona zuppa di verdura per cena: ecco un altro espediente per aumentare il tuo consumo giornaliero di vegetali. La gradevolezza delle zuppe sta nella loro incredibile versatilità. Secondo la stagione e la tua inclinazione del momento, puoi preparare zuppe dense o liquide, sostanziose o leggere, calde o fredde, a pezzi o cremose ecc. C’è una vasta scelta di spezie che possono dare alla stessa zuppa tanti sapori diversi. Anche se, idealmente, l’ingrediente principale dovrebbe essere la verdura, se desideri un pasto un po’ più consistente puoi aggiungere legumi, pasta o un qualsiasi cereale integrale. Nella sezione delle ricette troverai un capitolo interamente dedicato alle zuppe. 

La dieta giornaliera

Per aiutarti a mantenere il corretto equilibrio alimentare, Yogananda consiglia di includere nella dieta giornaliera alcuni o tutti i cibi elencati di seguito. Questi alimenti – egli afferma – contengono tutti gli elementi necessari al buon mantenimento dell’organismo. Le quantità indicate possono essere aumentate o diminuite secondo il fabbisogno personale.
Qualche anno fa questa lista è stata sottoposta all’analisi di un’importante pubblicazione salutistica americana. Nel rapporto stilato dai suoi esperti, è risultato che questa alimentazione, dal punto di vista nutrizionale, era la più completa che avessero mai conosciuto!
  • ½ mela
  • ¼ di pompelmo
  • 1 lime
  • 1 arancio
  • 6 foglie di spinaci crudi
  • 1 pezzettino di ananas
  • 6 fichi o datteri o prugne
  • 1 manciata di uvetta
  • 1 cucchiaino di miele
  • 1 limone
  • ¼ di cuore di lattuga
  • 1 cucchiaino di olio d'oliva
  • 1 bicchiere di latte
  • 1 cucchiaio di formaggio fresco in fiocchi
  • 1 cucchiaio di cagliata*
  • carota cruda, inclusa la sommità verde
  • 1 verdura al forno, oppure cotta
  • 1 bicchiere di succo d'arancia per metà alla griglia o al vapore con un cucchiaio di noci con la sua acqua di cottura tritate finemente
* Latte che è stato lasciato riposare in un posto caldo per uno o due giorni, preferibilmente in un contenitore di terracotta, finché inacidisce e si caglia. (In alternativa, può andar bene anche dello yogurt.)

Suggerimenti utili

  • Acquista una centrifuga: è uno dei migliori investimenti per la tua salute.
  • Bevi ogni giorno un bicchiere di succo fresco di carote o di verdure verdi. Per dargli un “tocco vivace”, puoi aggiungere un po’ di limone o zenzero.
  • Fai colazione con un frullato. Aggiungi delle noci e ti sentirai sazio per ore.
  • Crea il tuo pasto considerando i vegetali crudi la portata principale. Inizia con una porzione abbondante di insalata verde, aggiungendo alcuni succosi pomodorini o delle olive. Poi pensa a cosa mangiare come “contorno” della tua insalata mista: un po’ di pasta, del riso oppure del formaggio fresco. Ciò che conta è che l’insalata e la verdura costituiscano la parte principale del tuo pasto.
  • A cena, consuma una minestra di verdure e/o delle verdure cotte.
Lo chef consiglia…
  • Succo di carote, mela e finocchio
  • Succo di mela, limone e zenzero 
  • Frullato di frutta secca
  • Insalata di cavolo e ananas
  • Vellutata di zucca al curry
Tutte le ricette sono presentate all'interno del libro!